martedì 29 gennaio 2013

barbagianni...

ho appena finito un altro lavoro e sono pronta pronta per presentarvi la mia ultima pirografia...
devo dire che è stato un parto difficile...l'immagine era molto dettagliata e ho fatto fatica a riportarla sul legno con più dettagli possibili...poi c'è stato il problema delle linee, infatti ci sono pochissime linee che marcano definitivamente il disegno, si tratta più che altro di piccole linee che servono a rendere l'idea di piumaggio...non vi dico che casino!
ma passiamo alla descrizione...
è un bel barbagianni realizzato su uno dei taglieri che avevo preparato apposta per essere pirografati...
 come potete vedere ho deciso di posizionare il disegno in modo da coprire metà della testa del barbagianni...è stata molto difficile come decisione e quando ho riportato l'immagine sul tagliere ho avuto un attimo di indecisione...
alla fine ho scelto di pirografarlo lo stesso perchè se viene una schifezza sarò sicura di non rifare lo stesso errore un'altra volta in futuro...
e quindi qui c'è il particolare della pirografia...l'occhio mi è venuto piuttosto male ma è stato veramente difficile mettere in risalto tutto questo piumaggio, senza contare che oggi il pirografo ha fatto tutto a modo suo...bruciava a intermittenza...non mi ha fatto fare una linea pulita neanche a pagarlo...per fortuna che le linee erano corte oppure erano molto ombreggiate perchè altrimenti si sarebbe visto tutto...e non sarebbe stato bello!
 le piume e le penne sono state un incubo...l'impronta che avevo fatto con la carta carbone non era rimasta abbastanza bene e ho dovuto inventare un po', soprattutto all'attaccatura dell'ala...
come commento finale posso dire che questo lavoro è stato abbastanza breve (pensavo di passarci un pomeriggio e invece in due ore ho fatto tutto) e sebbene fossi andata subito nel panico per alcuni errori fatti, il risultato mi piace abbastanza da ritenerlo un buon regalo (si, è un regalo...sono poche le cose che faccio per me)

queste foto le ho appena fatte ma presto ne arriveranno altre con il tagliere pronto per l'uso...e chissà, magari potrei anche spiegare come preparare e rendere impermeabile un pezzo di legno in modo da poterlo usare come tagliere...

alla prossima!




lunedì 21 gennaio 2013

Tawashi?

ho notato che nel web italiano si parla poco di questi oggetti, queste cosiddette "tawashi"...
vi chiederete se sono improvvisamente impazzita, e invece no...sono più sana di mente degli altri giorni...
se c'è una cosa che non sopporto è la mancanza di informazioni in lingua italiana che circolano nel web...è una cosa che mi fa veramente incavolare, soprattutto quando si cercano informazioni di tipo scientifico...se non si cerca su siti in inglese allora si può essere quasi del tutto certi che le informazioni saranno gonfiate, distorte o semplificate talmente tanto da essere quasi false...
beh, se volete il mio parere la wikipedia in lingua inglese ha molte più informazioni della nostra, spesso supportate da referenze e link a studi statistici e scientifici che sono stati fatti in ogni argomento...
è per questo che oggi vi parlerò di queste tawashi che in italia sembrano praticamente inesistenti...
innanzitutto va detto che questo nome è giapponese e significa più o meno letteralmente "fascio, fagotto o mucchio".
il termine tawashi preceduto da altre parole può indicare genericamente i diversi tipi di spugna che noi usiamo, tipo la spugna di metallo (kinzoku tawashi), le spugne acriliche per i piatti, quelle gialle insomma, (suponji tawashi), eccetera eccetera...
insomma avete capito, no?
tawashi significa spugna...nulla di troppo complicato da capire fin qui...
ebbene le "eco tawashi" e le "akuriru tawashi" (spugne acriliche) sono spugne fatte all'uncinetto; le prime si ricavano da filati di cotone e sono più dolci e meno raspose, le seconde si ricavano invece da filati in lana, meglio se acrilica, che può essere più o meno ispida a seconda del lavoro che la spugna deve svolgere...
se bisogna sostituire quelle spugnette verdi per i piatti che grattano un po', allora si usa lana acrilica, la più ispida possibile, mentre, se c'è bisogno di una spugna per il bagno o la doccia, si usa il cotone per evitare che la pelle diventi troppo arrossata...
e qui arriviamo al punto cruciale........ho appena finito di fare la mia prima tawashi e ho deciso di condividerla con voi!
 eccola qui! la mia tenera e rasposa spugnetta per i piatti!
è veramente semplice da fare e ho usato della lana vecchia che mia nonna aveva ricavato da un vecchio maglione tutto bucherellato...si può benissimo riciclare della lana o del cotone non più bellissimi per fare delle spugnette veramente carine e funzionali!

e c'è anche il trucco!
essendo in lana o in cotone, queste tawashi possono essere facilmente lavate in lavatrice in modo da eliminare i germi che potrebbero essersi annidati negli anfratti lanosi...e ovviamente non si buttano via finchè non si sono consumate!

è una forma di riciclo e mi rilassa anche mentre le faccio, soprattutto se devo riposarmi dopo ore di studio come oggi...
ho già in programma di farne altre!





credo di aver detto tutto, tranne forse dove ho preso la trama di questa spugnetta...
ecco qui due link utili:
crochet patterns only
spiral scrubbie tutorial
sono tutti e due in inglese; il primo ha la trama della spugnetta scritta mente il secondo è un video tutorial che spiega come farla passo dopo passo...
non so quanto possano essere utili a chi non capisce l'inglese però sono i siti da cui ho preso le informazioni per fare la mia spugnetta e mi sembrava giusto segnalarli...






sabato 19 gennaio 2013

collo, sciarpa e cappello



buongiorno!
quest'oggi vi mostrerò il collo che ho fatto (come già annunciato nel post precedente)...alcune foto saranno sfocate ma non fateci troppo caso...non ho voglia di rifarle visto che sono solo alcune ad essere venute male quindi accontentatevi di quello che vi mostrerò...
i progetti stanno andando a rilento, soprattutto le pirografie. mi dispiace per quelli che aspettano di vedere qualche opera più fantasy e meno otaku ma in questo momento ho due esami pianificati per la fine di gennaio e altri due per metà febbraio...
si, lo so. sono tutte scuse...allora eccone un'altra: non me la sento di marcare a vita un pezzo di legno con una punta incandescente se non lo posso fare con assoluta tranquillità.
e questo è un periodo tutt'altro che tranquillo. anche se devo ammettere che avere un blog comporta degli impegni e le mie promesse per ora non sono state mantenute pienamente, sto cercando di fare il possibile per tutti...
tornando a noi e al collo, ecco le foto:

è un pezzo di maglia lungo circa 60 cm (forse qualcosina in più) a cui ho messo solo tre bottoni lasciando un ultimo pezzo libero in modo da coprire anche un eventuale scollo della maglia.













i bottoni sono volutamente diversi, mi piace dare un po' di colore dove non ce n'è..
infatti i colori della lana sono un po' troppo delicati per i miei gusti...(per fortuna nessuno di questi colli è per me...XD










come si può vedere in realtà questa sciarpa è molto alta, circa 30 cm se non di più, così copre bene anche il retro del collo...non mi piacciono le sciarpe che lasciano scoperta la cervicale, è contro ogni principio di sciarpa!













ovviamente anche davanti deve coprire bene: quando fa freddo è piacevole poter coprire la parte inferiore del volto con una sciarpa lanosa per tenersi al calduccio...















 mia sorella ha anche trovato un altro modo per usare questa sciarpa/collo ed è come un cappello...quelli che vanno di moda e che a me personalmente non piacciono molto...a ognuno il suo! XD
metto comunque le foto perchè mi sembra giusto mostrare anche questa parte inaspettata del mio lavoro.


queste ultime due foto sono un po' sfocate ma non ho intenzione di rifarle perchè tanto si capisce e perchè non è un utilizzo che consiglierei a tutti (tranne che ai capelloni come mia sorella)










devo dire che guardando queste foto mi accorgo che: A) sono spettinata (non mi pettino praticamente più da quando ho i capelli corti..XD), B) non sorrido mai (perchè poi dovrei sorridere visto che sono ancora un po' malaticcia?), C) faccio sempre le foto quando ho dei maglioni improponibili!
a mia discolpa posso dire che sono maglioni che mio padre non mette più e che sono caldi quindi vanno benissimo da mettere in casa o quando lavoro fuori al freddo e al gelo...
alla prossima!

mercoledì 16 gennaio 2013

l'inferma

si...sono ancora viva...
scusate la mia assenza ma lo studio ha portato via quel poco di tempo libero che avevo, senza contare che ora ho l'influenza e la schiena bloccata...che meraviglia!
comunque posso assicurarvi che non sono stata con le mani in mano in questo periodo...ho cominciato a fare i taglieri anche se devo dire sono ancora indecisa sul soggetto di uno dei tre...
guardando su internet ho anche scoperto l'arte di intagliare gli uncinetti nel legno...ovviamente ho subito provato...
ho usato dei rami di melo con cui l'anno scorso avevamo fatto delle fascine e devo dire che i risultati sono accettabili e li vedrete non appena li avrò scartavetrati un po' e magari incerati leggermente per permettere alla lana di scorrere meglio...per ora ne ho fatti solo 4 o 5 ma pianifico di farne altri a breve...
tra i miei progetti ho realizzato anche tre colli, tipo delle sciapre tubulari...devo solo più fotografarli...come al solito
mi sto anche cimentando nella creazione di spugnette per la cucina lavabili usando la lana vecchia ispida, meglio se acrilica...
è un progetto che posso continuare anche se sono relegata nel letto quindi sono abbastanza contenta della mia scelta!
scusate ancora...gli aggiornamenti arriveranno il prima possibile!